La Moxibustione è un’antica tecnica terapeutica della medicina tradizionale cinese che si basa sulla stimolazione di punti energetici precisi, gli stessi utilizzati per l’agopuntura,tramite un sigaro di Artemisia Vulgaris. La tecnica è del tutto non invasiva per chi la riceve e non induce nessun dolore, essendo praticata esternamente e non a contatto diretto con la pelle.
Verso il termine di gravidanza, più correttamente nella fese del terzo trimestre di gestazione il feto, in base allo spazio presente nell’utero, alla conformazione del bacino materno e ad altre caratteristiche intrinseche inizia ad acquisire una posizione nell’utero materno. La presentazione podalica del feto rappresenta circa il 3-5% delle gravidanze a termine e per questo motivo considerate di norma indicazioni per il taglio cesareo.
Con l’uso e l’applicazione della moxa è possibile correggere la presentazione podalica del feto in cefalica.
La moxa viene impiegata dalla 32^ settimana di gravidanza e se necessario può essere ripetuta anche più avanti, intorno a 35^ settimane per un secondo ciclo.
Il punto da stimolare è “ZhiYin” situato sul bordo ungueale esterno del 5° dito del piede e, secondo le ricerche in risonanza magnetica funzionale ( Functional magnetic resonance imaging of the brain in the investication of acupuncture. Z.H. Chao,Berlino 2001), si è riscontrata la modificazione dell’attivita della corteccia visiva sull’area occipitale, che a livello neurologico stimola il rilascio di dopamina, motore principale per qualsiasi stimolo al movimento.
La moxa, in questo caso specifico, promuove il rilascio di chemiocettori e stimola alcune aree celebrali tra cui la corteccia occipitale (area 17 di Brodmann) inducendo un movimento e una modifica dell’assetto della meninge.
Come già dimostrato nelle ricerche scientifiche il feto reagisce costantemente agli stimoli ricevuti dalla gestante e ciò giustifica un aumento di motilità nell’ambiente uterino permettendo, salvo controindicazioni, la possibilità di un posizionamento corretto e del tutto naturale.
Questo specifico trattamento ha un efficacia del 90% (Moxibustion and Acupunture anaestesia Beijing 1979), se ripetuta quotidianamente e nel punto esatto, sotto indicazione di un professionista.
Le controindicazioni alla moxa sono: problematiche anatomiche o posizionali del cordone ombelicale, ipertensione, gravidanza gemellare.