“Per potersi sviluppare e crescere, una persona si deve sentire amata e compresa . È importantissimo entrare in sintonia con il neonato e comunicare con lui. Quando un neonato esprime qualcosa ,piangendo ,dimenandosi,sorridendo ,emettendo gridolini e sfoderando tutta una gamma di segnali non verbali,noi interpretano i suoi desideri:coccole,cubo, cambio del pannolino..
Avete mai notato il movimento che somiglia a quello di un astronauta in uno spazio senza gravità ,con le braccia e le gambe aperte? A volte i neonati reagiscono così quando non si sentono sostenuti,quasi fossero sospesi nello spazio senza niente a cui aggrapparsi o a cui appoggiarsi.
Quando un neonato è bombardato da sensazioni e sensazioni che possono sopraffarlo, il ruolo della madre è di prenderli dentro di sé e di elaborarli per poi riproporli al bambino in una forma più accettabile,di tradurre qualcosa di intollerabile in qualcosa di gestibile.Supponiamo per esempio che il bambino pianga perché ha mal di pancia. La madre lo calma parlandogli, lo prende in braccio ,gli dà dei colpetti sulla schiena. Il bambino,che magari sentiva di essere sul punto di disintegrarsi, si sentirà sorretto, tenuto insieme, tranquillizzato e soddisfatto. Se questa esperienza continua a ripetersi ,non solo egli ha la sicurezza di essere ascoltato e aiutato a stare meglio,ma acquisisce anche un modello di come si può trattare il disagio”. ( Estrapolato dal libro “i no che aiutano a crescere ).
I neonati non sono un piccolo mondo ,interegiscono con l’esterno,guardano,riconoscono,entrano in contatto e capiscono. I neonati reagiscono alla situazione e all’ambiente che li accoglie,hanno una spiccata intelligenza emotiva, già nella pancia della mamma,la quale allo stesso tempo ricopre un ruolo fondamentale nel saper creare un feedback positivo e costruttivo con il proprio piccolo.